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Le Cinque Terre sono formate dai borghi di Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso, antichi villaggi affacciati sul mare che oggi fanno parte di un Parco Nazionale.
Sebbene i cinque paesi abbiano origini molto antiche, fu nel Medioevo che conobbero il loro maggior sviluppo, periodo in cui vennero costruiti castelli, torri e altre fortificazioni.
L’opera più straordinaria realizzata dagli abitanti delle Cinque Terre è la trasformazione radicale del paesaggio naturale grazie alla creazione delle terrazze, chiamate localmente “piane”. Fin dai tempi più remoti, sulle ripide e instabili colline sono stati costruiti oltre 7.000 chilometri di muretti in pietra a secco, alti circa due metri e realizzati senza calce o cemento. Questi muri servivano a creare piccoli spazi di terra coltivabile, dove far crescere ulivi, vigne e ortaggi.
Con il progressivo abbandono dell’agricoltura, una parte di quest’opera monumentale — che comprende oltre otto milioni di metri cubi di muri e sfruttava ogni lembo di terra fino agli scogli sul mare — è andata perduta. I muretti a secco, infatti, richiedono costante manutenzione, altrimenti cedono. Nonostante ciò, è ancora possibile ammirarne la maggior parte in zone estese del territorio.
Per lunghi secoli i borghi, pur così vicini tra loro, furono collegati solo da mulattiere che correvano lungo le colline. La situazione cambiò con l’arrivo della ferrovia alla fine dell’Ottocento.
Durante la tua visita potrai goderti panorami davvero unici. Uno dei più suggestivi si trova lungo il tratto del “sentiero blu” che da Corniglia conduce a Monterosso. Un tempo il percorso era più ampio, ma alcune parti sono state chiuse dopo le frane causate dall’alluvione del 2011.
Il modo migliore per raggiungere le Cinque Terre è il treno, anche se oggi esiste anche una strada carrozzabile. In alternativa è possibile arrivare via mare con un battello da La Spezia.
Fino al Seicento le Cinque Terre erano molto popolate; oggi, invece, ospitano solo poche centinaia di abitanti.
