Ca' d'Oro - Galleria Franchetti

Una collezione privata all'interno di un palazzo patrizio affacciato sul Canal Grande.

La Ca’ d'Oro è un'antica residenza patrizia del secolo XV ed accoglie la collezione d'arte donata dal Barone Giorgio Franchetti: in questa casa di stile gotico veneziano, attraverso suggestivi trucchi architettonici, è possibile ammirare i dipinti della scuola veneziana tra cui il celebre San Sebastiano dipinto da Andrea Mantegna, opere di scuola toscana e fiamminga, e meravigliose statue in bronzo del Rinascimento.


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La Ca’ d'Oro è un'antica residenza patrizia del secolo XV ed accoglie la collezione d'arte donata dal Barone Giorgio Franchetti: in questa casa di stile gotico veneziano, attraverso suggestivi trucchi architettonici, è possibile ammirare i dipinti della scuola veneziana tra cui il celebre San Sebastiano dipinto da Andrea Mantegna, opere di scuola toscana e fiamminga, e meravigliose statue in bronzo del Rinascimento.

Orario

Orario: Lunedì dalle 08.15 alle 14.00; da Martedì a Domenica dalle 08.15 alle 19.15. La biglietteria chiude 30 minuti prima della chiusura del museo. Chiusura: 1 gennaio, 1 maggio, 25 dicembre

* gli orari di apertura la domenica e giorni festivi sono suscettibili di variazioni causa carenza di personale. E' inoltre possibile che, nei festivi, nelle fasce orarie 8.15 -10.00 e 18.00-19.15, il secondo piano del museo sia visitabile soltanto per gruppi accompagnati (informazioni presso la biglietteria).

La prenotazione deve essere richiesta con almeno 1 giorno lavorativo di anticipo.


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ORARIO DI APERTURA

Orario: Lunedì dalle 08.15 alle 14.00; da Martedì a Domenica dalle 08.15 alle 19.15. La biglietteria chiude 30 minuti prima della chiusura del museo. Chiusura: 1 gennaio, 1 maggio, 25 dicembre

* gli orari di apertura la domenica e giorni festivi sono suscettibili di variazioni causa carenza di personale. E' inoltre possibile che, nei festivi, nelle fasce orarie 8.15 -10.00 e 18.00-19.15, il secondo piano del museo sia visitabile soltanto per gruppi accompagnati (informazioni presso la biglietteria).

La prenotazione deve essere richiesta con almeno 1 giorno lavorativo di anticipo.

Audioguide

Per diversificare l’esperienza di visita secondo i desideri e le aspettative del pubblico, sono a disposizione più strumenti di accompagnamento alla visita: il servizio di audioguide costituisce una proposta integrativa all’uso delle guide editoriali e delle visite didattiche.

Sono disponibili diverse soluzioni tecnologiche, studiate appositamente per un pubblico differenziato: dal semplice walkman portatile, ai sofisticati apparecchi MP3, fino ai computer palmari di nuova generazione con display video a cristalli liquidi, per integrare alla spiegazione anche le immagini.

I testi sono redatti da Storici dell’Arte e pensati per un pubblico ampio. Il sistema di audioguida offre al visitatore la possibilità di scegliere liberamente il proprio itinerario e di avere un tempo pressoché illimitato di ascolto.

Le lingue disponibili sono: italiano, inglese, francese, tedesco, giapponese, spagnolo.

Questa prenotazione avviene attraverso Vivaticket, concessionario ufficiale dei Musei di Venezia.

Ca' d'Oro - Galleria Franchetti

La Ca' D'Oro rappresenta l'esempio più alto e più completo della nuova architettura gotica tra la fine del Trecento e la prima metà del Quattrocento. Il palazzo fu fatto costruire tra il 1421 e il 1440 c. da Marino Contarini, ricco mercante veneziano, sull'area di una precedente dimora veneto bizantina. Alla sua realizzazione collaborarono importanti personaggi, quali Marco d'Amadio, Matteo Raverti, Giovanni e Bartolomeo Buon, autore quest'ultimo anche della vera da pozzo nel cortile.

Ricostruita sulla vecchia pianta a portego della precedente dimora, con grande effetto innovativo, furono aggiunte le tre logge sovrapposte. Il coronamento a guglie di diverse altezze alternate che sormonta il cornicione, costituisce un ultimo aereo diaframma. Tutta la facciata è rivestita di marmi leggermente venati, con gradazioni tenuissime di toni, e sottolineata nelle partiture architettoniche dal marmo rosso di Verona, utilizzato anche in tre colonnine della seconda loggia. Dalla parte di terra, un alto muro merlato separa la corte dalla calle, cui si accede da un imponente portone sormontato da un angelo che sorregge lo stemma Contarini.

Divisa dopo la morte del Contarini tra gli eredi, la Ca d'Oro passò in mani diverse, subendo trasformazioni interne che ne determinarono un forte degrado; verso la fine dell'Ottocento, venne restaurata da Giovanni Meduna, che arbitrariamente vi aggiunse parti inesistenti, per analogia con altre. Acquistata nel 1894 dal barone Giorgio Franchetti, la Ca' d'Oro venne liberata delle parti imposte dal Meduna, e riportata negli interni, per quanto possibile, allo stato quattrocentesco, con l'aggiunta nel portico terreno del mosaico pavimentale, realizzato su modello dei mosaici marciani, e del rivestimento bicromo in marmo bianco e rosso delle pareti.

Il barone Franchetti, che aveva raccolto una importante collezione di opere d'arte, aveva deciso, al momento dell'acquisto del palazzo di farne un museo della sua collezione e della stessa architettura del palazzo. Trovatosi all'inizio della prima guerra mondiale in difficoltà economiche, decise di donare la Ca' d'Oro e la sua collezione allo Stato che da allora lo affiancò economicamente nell'impegno, aggiungendo a quella Franchetti altre collezioni di proprietà statale e sostenendolo anche con la competenza dei suoi funzionari, con cui il barone collaborò alla realizzazione del museo, che il nobiluomo non poté vedere ultimato, sopraggiunto dalla morte.

Oltre alla collezione Franchetti, che riunisce dipinti, soprattutto toscani e dell'Italia centrale, oltre a importanti pezzi veneti e fiamminghi, alcune sculture, tappeti, arazzi e mobili, nel museo sono esposte sculture di provenienza da chiese soppresse dopo la caduta della Repubblica di Venezia, da monumenti distrutti, bronzi e medaglie, provenienti da una antica raccolta padovana divenuta poi di proprietà della repubblica di Venezia, dipinti, affreschi, anche questi di provenienza demaniale, oltre ad una collezione di pittura fiamminga e modelli di terracotta in deposito dalle Gallerie dell'Accademia.

Più recente è l'acquisizione di molte migliaia di ceramiche di provenienza lagunare, parte acquistate, parte versate da fortuiti rinvenitori. Non esposta, ma visibile per gli studiosi o gli specialisti, è la collezione numismatica, e quella di medaglie nella maggior parte in deposito. La prima raccoglie monete veneziane da quelle più antiche fino alla fine della repubblica di Venezia, e poi bizantine, arabe e di altri paesi europei, frutto delle donazioni alla repubblica stessa di nobiluomini veneziani, e che recentemente si è ingrandita con la donazione dell'intera serie di medaglie papali.

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