Visita guidata privata a Villa Peyron

Un luogo magico affacciato su Firenze, il sogno di una vita di un collezionista

Visita guidata privata al Museo Villa Peyron, contenenti oggetti della collezione di famiglia come orologi, porcellane e ceramiche, cineserie in avorio e giada, tessuti e tappeti di produzione dell'Azienda familiare.


Info Prenotazione

Minimo 10, massimo 20 persone per gruppo.

Visite guidate private solo su prenotazione, ogni giorno, con un preavviso minimo di 10 giorni.

Visita guidata della villa e museo, di circa 1 ora.

Il costo include la guida, l'ingresso alla villa e al giardino.

Risparmia tempo nell'ordinare! Aggiungi al tuo basket tutti i biglietti che vuoi, poi riempi il modulo d'ordine e invia la richiesta.

Prima di effettuare l'ordine leggi le Informazioni sull'ordine.

Visita guidata privata al Museo Villa Peyron, contenenti oggetti della collezione di famiglia come orologi, porcellane e ceramiche, cineserie in avorio e giada, tessuti e tappeti di produzione dell'Azienda familiare.

Apertura solo su prenotazione con-preavviso di almeno 5 giorni lavorativi.
Visita guidata obbligatoria, minimo 10 persone, massimo 20.

Durata della visita guidata alla Villa: 1 ora.

IMPORTANTE:Dopo aver completato con successo una prenotazione, riceverete due e- mails: la copia del vostro ordine (immediatamente dopo averlo fatto) e la mail di conferma (un giorno lavorativo dopo). Per poter ricevere queste due mail, vi preghiamo di accertarvi di inserire correttamente il vostro indirizzo di posta elettronica e controllare che i filtri anti-spam o antivirus non blocchino le mail dal nostro indirizzo [email protected] . Attenzione speciale da parte degli utenti di AOL.

ATTENZIONE: se l'orario richiesto è esaurito, il museo confermerà automaticamente l'orario disponibile più vicino a quello richiesto, nella stessa data.

Il Giardino di Villa Peyron è aperto alle visite con le seguenti modalità:

  • dal 20 aprile al 27 luglio e dal 5 settembre al 5 ottobre tutti i lunedì e mercoledì dalle ore 10 alle ore 16.00, festivi esclusi
  • Aperture straordinarie qualsiasi altro giorno solo per gruppi di almeno 5 persone con un preavviso minimo di 5 giorni lavorativi

Politica di cancellazione:
Per cancellazioni ricevute una volta assegnato il codice di conferma, e per no show, possiamo rimborsare il costo di biglietti non utilizzati meno il costo del servizio (prevendita e prenotazione online).

Visita guidata privata a Villa Peyron

La proprietà intera fu donata nel 1998 dal Dottor Paolo Peyron alla Fondazione Parco Monumentale Bardini, patrocinata dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, già impegnata nel restauro del fiorentino Giardino Bardini. Per l’occasione e con ampliate finalità di ricerca, salvaguardia e valorizzazione dei giardini storici, la Fondazione assunse la nuova denominazione di "Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron".

A seguito di questa donazione, la Fondazione si attivò per il riconoscimento e la notificazione della Villa Peyron secondo le volontà dello stesso donatore Dottor Paolo Peyron e, con atto del 22 luglio 2000, ai sensi del Decreto legislativo 29 ottobre 1999 n. 490 - il complesso della Villa e del Giardino-Parco risultò notificato quale valido esempio di "Giardino del Novecento".

Il museo ha sede nella Villa appartenuta dagli inizi del 1900 alla Famiglia Peyron ed abitata dall’ultimo erede di Angelo, Paolo Peyron, fino al 2003. Si deve ad Angelo l’ampliamento dell'originario volume a pianta quadrata con l‘aggiunta della Torre e delle Sale accessorie sul lato Ovest e la completa trasformazione dell’immobile in stile eclettico- medievale con l’intervento dell’ingegnere/architetto Ugo Giovannozzi.
Nel tempo e soprattutto dopo il secondo conflitto mondiale Paolo Peyron ricostruì il Giardino facendogli assumere gli attuali valori estetici e le ampie proporzioni includendo buona parte del contesto agricolo circostante creando così il vero "Giardino del Novecento", inteso quale complesso interagente fra edificio signorile (villa), giardino formale (all’italiana), parco naturaliforme (all’inglese) e campagna.

Gli oggetti conservati nel museo provengono dalla ricca e diversificata collezione prima del padre Angelo e poi del figlio Paolo che l’arricchì di molti e significativi pezzi di fine artigianato. La passione per gli orologi è forse meglio rappresentata con pezzi rari ed unici di orologi da viaggio,da tasca, da tavolo o da sala, compreso un insolito orologio notturno che indica le fasi lunari.

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