Palazzo Barberini

Palazzo Barberini: 34 sale e una collezione permanente di circa 500 opere

Biglietto unico valido per la visita di Palazzo Barberini


Info Prenotazione

Palazzo Barberini
Via delle Quattro Fontane, 13 - 00186 Roma

Palazzo Barberini mostra la ritrovata magnificenza di reggia barocca e i tesori della Galleria Nazionale d’Arte Antica. 34 sale e una collezione permanente di circa 500 opere, come quelle di grandi maestri della pittura italiana e straniera fra cui Raffaello e Caravaggio, e le opere del Settecento che per motivi di spazio giacevano nei depositi del museo: capolavori di Batoni, Mengs, van Wittel, Canaletto e Carriera, finalmente esposti al pubblico. Un percorso che termina con la splendida sala delle colonne, con la grande fontana di Bacco e i cui decori naturalistici sembrano riflettere i giardini adiacenti; un gioiello nascosto per mezzo secolo dal Circolo Ufficiali, che l’aveva destinato alle cucine e a deposito di derrate, e ora riscoperto con un raffinato restauro da Laura Cherubini.

Orari d'apertura:

Aperto dal martedì alla domenica dalle 8.30 alle 19.00. La biglietteria chiude un'ora prima.
Giorni di chiusura: lunedì, 25 Dicembre, 1 Gennaio.
* La prevendita dei biglietti per le domeniche e i giorni festivi non è disponibile poichè a causa della carenza di personale, potrebbe verificarsi la necessità della chiusura di alcune sale della Galleria Nazionale di Arte Antica di Palazzo Barberini. Nell'assicurare che si sta facendo il possibile per garantire il regolare servizio al pubblico, questa Direzione si scusa per il disagio arrecato.

Accessibilità:

Il museo è dotato di ascensore e rampa di accesso

Come arrivare:

  • Bus: 52-53-56-58-60-61-95-116-175-492-590
  • Metropolitana Linea A: Barberini

Palazzo Corsini
Via della Lungara, 10 - 00165, Roma

La collezione Corsini è l'unica quadreria settecentesca romana che sia giunta intatta fino ai nostri giorni, e costituisce il nucleo principale della Galleria Nazionale d'Arte Antica di Roma. Le collezioni è iniziata nel secolo XVII con il cardinale Neri Corsini, a cui si aggiunsero materiali provenienti dal ramo della famiglia che si era stabilito precedentemente a Roma, acquisiti diretti del papa Clemente XII quando era ancora cardinale, e dal nipote, insieme ai numerosi doni che la famiglia ricevette. La Galleria presenta dipinti dal XIV al XVIII secolo, con prevalenza di autori sei settecenteschi, sculture antiche e moderne, bronzetti e mobili del settecento. Ben rappresentate sono le scuole romana, napoletana e bolognese soprattutto del seicento, con nuclei importanti di bamboccianti e paesaggisti. Conserva opere di Beato Angelico, Caravaggio, Rubens, Murillo, Luca Giordano, tra molti altri.

Orari d'apertura:

Dal martedì alla domenica dalle 8.30 alle 19.30; la biglietteria chiude alle 19.00.
Chiuso il lunedì.

Accessibilità:

Il museo è dotato di ascensore e rampa di accesso e dispone di appositi servizi igienici.

Come arrivare:

  • Bus: 8-23-116-125-280.
  • A piedi: 5 minuti da Piazza Santa Maria in Trastevere; 2 minuti da Piazza Trilussa

Gallery

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Panoramica - Palazzo Barberini: Galleria di Arte Antica

Dopo oltre sessant’anni, apre le porte Palazzo Barberini, per mostrare la ritrovata magnificenza di reggia barocca e i tesori della Galleria Nazionale d’Arte Antica. 34 sale e una collezione permanente di circa 500 opere, come quelle di grandi maestri della pittura italiana e straniera fra cui Raffaello e Caravaggio, e le opere del Settecento che per motivi di spazio giacevano nei depositi del museo: capolavori di Batoni, Mengs, van Wittel, Canaletto e Carriera, finalmente esposti al pubblico. Un percorso che termina con la splendida sala delle colonne, con la grande fontana di Bacco e i cui decori naturalistici sembrano riflettere i giardini adiacenti; un gioiello nascosto per mezzo secolo dal Circolo Ufficiali, che l’aveva destinato alle cucine e a deposito di derrate, e ora riscoperto con un raffinato restauro da Laura Cherubini.

Panoramica - Galleria Corsini

La collezione Corsini è l'unica quadreria settecentesca romana che sia giunta intatta fino ai nostri giorni, e costituisce il nucleo principale della Galleria Nazionale d'Arte Antica di Roma. Le collezioni è iniziata nel secolo XVII con il cardinale Neri Corsini, a cui si aggiunsero materiali provenienti dal ramo della famiglia che si era stabilito precedentemente a Roma, acquisiti diretti del papa Clemente XII quando era ancora cardinale, e dal nipote, insieme ai numerosi doni che la famiglia ricevette. La Galleria presenta dipinti dal XIV al XVIII secolo, con prevalenza di autori sei settecenteschi, sculture antiche e moderne, bronzetti e mobili del settecento. Ben rappresentate sono le scuole romana, napoletana e bolognese soprattutto del seicento, con nuclei importanti di bamboccianti e paesaggisti. Conserva opere di Beato Angelico, Caravaggio, Rubens, Murillo, Luca Giordano, tra molti altri.

Palazzo Barberini: Galleria di Arte Antica

Il museo, che occupa quasi interamente il primo piano del palazzo, raccoglie opere di grandi maestri della pittura italiana e straniera, dal XIII al XVIII secolo, fra cui Raffaello e Caravaggio. Il secondo piano ospita una raccolta di dipinti del settecento. I Barberini avevano già cominciato ad alienare le loro collezioni nel Settecento con le vendite dell'ultima discendente, Cornelia Costanza, sposata a Giulio Cesare Colonna di Sciarra. Le liti ereditarie dei figli che si dovettero dividere le primogeniture Colonna e Barberini, portarono ad una divisione delle collezioni fra i due rami della famiglia, con un accordo stipulato a Parigi nel 1811. Solo nel 1934 si arrivò alla definitiva dispersione delle collezioni, con l'avallo dello Stato, che, con una specifica legge, permise la vendita delle opere fidecommissarie in cambio di un piccolo nucleo in proprietà, rinunciando alla tutela di una delle più importanti collezioni fidecommissarie romane. Nel 1984 si arrivò ad una migliore definizione dell'ordinamento riportandolo nella sua sede storica originaria la collezione Corsini, e portando tutte le opere di provenienza da acquisti o da collezioni prive della loro sede storica nel palazzo Barberini. L'intento era di creare in questa sede, quando fosse stato possibile, una Galleria Nazionale nel vero senso del termine, ordinata cronologicamente ma con la possibilità di inserire nel percorso acquisti e integrazioni, differente quindi come concezione dalla struttura definita dalle collezioni storiche del panorama romano, viceversa di impianto molto più vicino ai grandi musei stranieri e dotata come questi di tutti i più moderni servizi. Nel complesso la collezione è ricchissima di capolavori, soprattutto dei secoli XVI e XVII. Non è rappresentato in modo completo il secolo XV, dove però spicca il fondamentale dipinto di Filippo Lippi con la Madonna in trono con Bambino, datato 1437, in deposito da Corneto Tarquinia. Più consistenti le collezioni del XVI secolo, fra le quali spicca per notorietà la Fornarina di Raffaello, oltre a dipinti di Andrea del Sarto, del Beccafumi, del Sodoma, del Bronzino, ad opere del Lotto, del Tintoretto, di Tiziano ed El Greco, fino ad opere bolognesi, per arrivare alla fine del secolo con la splendida Giuditta che taglia la testa ad Oloferne del Caravaggio e al grande Seicento con opere di Reni, Domenichino, Guercino, Lanfranco, Bernini, Poussin, Pietro da Cortona, Gaulli, Maratta. Molto ben rappresentata è anche la pittura del Settecento. Si articola in nuclei per scuole che danno un panorama completo e molto omogeneo per qualità, della pittura italiana del periodo, con in più un raro nucleo di dipinti francesi del Settecento.

Galleria Corsini

La sede La Galleria Nazionale d'Arte Antica è ospitata al primo piano dell'ala meridionale di Palazzo Corsini. L'edificio fu voluto dalla famiglia fiorentina in seguito all'elezione al soglio pontificio del cardinale Lorenzo col nome di papa Clemente XII (1730-1740).

La prestigiosa dimora divenne, a partire dal 1659, la residenza della regina Cristina di Svezia (1626-1689), giunta a Roma nel 1655 in seguito alla sua conversione dal luteranismo al cattolicesimo e la conseguente rinuncia alla corona. Intorno alla sua carismatica figura si riunì la cosiddetta "Accademia Reale", uno dei più importanti circoli intellettuali dell'epoca, frequentato da letterati, scienziati ed artisti. A testimoniare la presenza della regina a palazzo resta ancora oggi l'Alcova della Regina Cristina (sala 5), unico ambiente del percorso museale che tuttora conserva gli affreschi tardo-cinquecenteschi a grottesche con le Storie di Mosè e Salomone.

La collezione

La collezione Corsini è l'unica quadreria settecentesca romana che sia giunta intatta fino ai nostri giorni. Nel 1883 i Corsini vendettero al Regno d'Italia il palazzo di via della Lungara e donarono l'intero gruppo di dipinti, bronzi e marmi, che vi erano conservati, con la clausola di rendere pubblico tale patrimonio.

La raccolta Corsini costituisce il nucleo principale della Galleria Nazionale d'Arte Antica di Roma, prima galleria nazionale italiana. In realtà, questa verrà fondata dieci anni dopo, in seguito alle acquisizioni Torlonia e Monte di Pietà (1892), col chiaro intento del nuovo stato di dotarsi di un istituto finalizzato a salvaguardare un patrimonio di inestimabile valore, fino ad allora sopravvissuto sotto la tutela della Chiesa, garantendolo alla pubblica fruizione.
Grazie ai diversi inventari redatti lungo il corso del Settecento e dell'Ottocento è stato possibile ricostruire la storia della collezione, costituita da un ampio numero di opere soprattutto sei-settecentesche. La raccolta più antica si costituì a Firenze grazie all'attività del marchese Bartolomeo (1622-85) e di suo figlio Filippo (1647-1706). Una parte di questo nucleo, circa trenta dipinti, venne trasferita a Roma dal "cardinal nepote" Neri Maria Corsini (1685-1770) nella nuova residenza di via della Lungara e comprendeva due tele di Carlo Dolci, alcune "bambocciate" di Michelangelo Cerquozzi e una Madonna col Bambino di Andrea del Sarto.

A queste si aggiunsero altri dipinti provenienti dal fondo romano della famiglia, costituito da tre diverse raccolte del monsignor Ottavio (1588-1641), del cardinale Neri (1624-1679), zio di Clemente XII (1730-40), e del marchese Neri (1577-1632).

La collezione venne completata dalle opere di proprietà di Clemente XII, nonché dagli acquisti direttamente curati dal cardinale Neri Maria (1685-1770). I dipinti appartenuti al pontefice raffigurano quasi tutti soggetti sacri come Il martirio di Sant'Andrea di Carlo Maratta, o modelli di virtù morali come il Prometeo di Salvator Rosa. Con l'attività di Neri Maria la raccolta si arricchì di opere di Caravaggio, Orazio Gentileschi, Guido Reni, Guercino, Francesco Albani, Sassoferrato e anche di quadri della tradizione cinquecentesca veneta, romana e fiorentina come la Sacra Famiglia di Fra' Bartolomeo. A lui si deve inoltre l'ampliamento della sezione dedicata agli artisti stranieri con l'acquisizione soprattutto del San Sebastiano di Pieter Paul Rubens, e un maggior interesse verso la pittura contemporanea testimoniata dalla presenza della Giuditta di Giambattista Piazzetta, acquistata direttamente dal pittore veneziano, e di dipinti di paesaggio di Paolo Anesi e Gaspard van Wittel.

In epoca napoleonica alcuni pezzi furono venduti tra cui diversi paesaggi di Dughet, oggi in Gran Bretagna, alcune opere di Veronese, Albani, Garofalo, Sassoferrato e una piccola veduta di Claude Lorrain poi rimpiazzati da altri acquisti. Dopo la cessione del Palazzo allo Stato Italiano (1883) e l'ampliamento della collezione (arricchita da opere provenienti dalla raccolta Torlonia e del Monte di Pietà, come la copia da Canova della Danzatrice col dito al mento attribuita a Luigi Bienamé o la Sacra Famiglia con santi di Giovanni Coli e Filippo Gherardi), la Galleria Corsini fu in parte smembrata. Per necessità di spazio e per il gusto dell'epoca, rivolto a una riscoperta del Rinascimento, molti dipinti furono messi in deposito o posti sotto consegna di enti pubblici.

Politica di cancellazione

Una volta confermata la visita, è possibile cancellarla fino a tre giorni lavorativi prima e rimborsare il costo dei biglietti non utilizzati meno il costo del servizio. Cancellazioni successive e no show non sono rimborsabili.

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